venerdì 2 dicembre 2011

FOLATE DI VENTO

Invano ho atteso
nelle piccole ore
una parvenza di stelle.
Folate di vento
le hanno oscurate.

mercoledì 30 novembre 2011

RIFLESSIONE

E' innegabile che il denaro serve, ma essere costantemente concentrati
verso questo necessario strumento d'acquisto, logora la vita più del
dovuto.

martedì 29 novembre 2011

COME VORREI

Come vorrei
immergermi
nel mare dei tuoi occhi
e perdermi nel tuo ventre.

Possedere
la tua bocca di agata
nell'ora che s'innalza la marea,

dormire sul tuo seno
al dolce mormorìo di risacca
che mi riporti
nell'estasi d'amore
quando col cuore di adolescente
empivo le ore disegnando
il tuo viso adombrato
sulla rovente sabbia.

Alfine,
prenderti per mano
e fuggire; ove il cuore trovi pace.

RIFLESSIONE

A volte le belle donne sono come i mobili antichi: è un piacere osservarle,
e nel contempo sono scomode e ingombranti.

lunedì 28 novembre 2011

UN FOGLIO INGIALLITO DAL TEMPO

Ho scritto in una pagina
del mio diario
una poesia romantica
che riguarda te.
Stacca la pagina
e leggila, dopo riponila
in fondo ad un cassetto
e dimenticala.
Fra qualche anno
se ti sovviene,
riprendila in mano
e rileggila.
Se un lieve turbamento
scaturirà in te,
vorrà dire che
un labile eco di me
è rimasto racchiuso
nei tuoi ricordi,
altrimenti
consideralo soltanto
un foglio ingiallito
dal tempo.

AFORISMA

Per comprendere ed apprezzare alcune cose della vita, bisognerebbe avere
da giovani, la saggezza dei vecchi, e da vecchi possedere una mentalità
giovanile!

AFORISMA

Fare sesso non è soltanto l'unione di due corpi, ma è la sublimazione
spirituale dell'amore.

CANTO ALLA LUNA

Cara, dolce e arcana luna,
il tuo incedere
imperterrito
accende il mio sorriso
mentre osservo ascoso
il tuo peregrinare
col naso schiacciato
sull'invetriata.

Oh luna che tutto inargenti
sì bella e leggiadra,
appari e t'involi
furtiva fra le chiome
degli alti platani.
Dimmi donde vieni
dispensatrice
di sogni, di chimere
e amica di falene danzanti.

Il tuo viso placa
il riposo dei clochards
che sopiti sognano
di cavalcare le nuvole.
S'adagia pigramente la notte
nel tuo riflesso;
per terra, le briciole della notte.

AFORISMA

Il cibo è come il sesso: non bisogna trangugiarlo con voracità, ma gustarlo
moderatamente in relax.

LONTANE RIMEMBRANZE

Assorto sul colle ventoso
soffuso d'erba e di pruni
bizzarro vento m'investe.
Avaro tempo m'attende
in questo Settembre
di stanca stagione;
memore di lontane rimembranze
sosto nel profondo silenzio
al sole opaco del meriggio.
Dov'è la mia gioventù
che nebbia diffusa cela
ai miei dolenti occhi?

giovedì 21 aprile 2011

B I O G R A F I A

Umberto De Vita è nato a Messina il 13 Marzo 1937, nel 1953 si trasferisce
con la famiglia a Firenze. L'anno dopo a soli 17 anni scrive la sua prima poesia. Inizialmente a Firenze si trova spaesato, non ha amici e non conosce
la città, oltretutto Firenze è completamente diversa da Messina: non ha il
mare ed è una città vecchia, per quanto bellissima, mentre Messina è il con-
trario: moderna. Ben presto però, aiutato anche dalla giovane età, si am-
bienta velocemente, comincia a frequentare assiduamente tutti i musei e le
numerose chiese della città, insomma tutto quello che c'è da vedere lo en-
tusiasma. Appassionato d'arte, detiene un record  che forse pochi fiorentini posso-
no vantare: non esiste un museo, una chiesa, un cenacolo, una villa medicea, un parco,
comunque un luogo d'arte a Firenze che non sia entrato almeno una volta!
Per quanto riguarda l'attività poetica, è stato premiato o segnalato in
alcuni concorsi nazionali.

lunedì 11 aprile 2011

E P I G R A M M A

Celentano, bella voce, un vero portento;
di lui han detto: è il Re degl'ignoranti
ed anche, (udite!), cretino di talento!
la sua voce, invero, va' dritta al cuore.
Adriano, nemici denigratori ne ha tanti,
ma, bisogna convenire: è un bel cantautore.

AFORISMA

E' bene ricordare sempre che l'importante è essere, e non apparire!

venerdì 8 aprile 2011

CALICE AMARO *

La terra ringhia da giorni
offrendo Penitenza
in una Quaresima di terrore:
s'apre e si frantuma
con l'ocra delle case
incredule di tanta ferocia.
Calice amaro che trabocca
oltre ogni dire;
scuotendo sopite ansie nell'intimo.

Un rombo di sfacelo
e il sisma erompe avaro di pietà:
il Gran Sasso,
testimone d'infinite tragedie,
permane assorto agli eventi.

Uomini e cimase
scivolano nella polvere
in un briciolo d'Aprile,
sgomento e morte
sommerge antichi borghi.

Ora scende un velo d'ombra
che incupisce la sera
sulla fiera bellezza aquilana.
Forse in quest'ora
un barlume di vita
annaspa verso la luce.

Il Requiem può attendere.

*
(Poesia dedicata al devastante terremoto
avvenuto in Abruzzo il 6.4.2009)

giovedì 7 aprile 2011

UN RICORDO

Nel pigro srotolarsi del tempo
apparivi leggiadra e diafana
come bianca aurora
nel sorriso mattutino.
Mi risuonava allora
il motivo d'una vecchia canzone
per perdersi poi come un eco
nella vallata.
Allorquando osservavi sorridente
ginestre in fiore
e danze di farfalle
andando per romantici sentieri.
Bramarti non era un'utopia:
se ben rammento;
spandevi nell'aria
tanta e tale gioia
unica e irriferibile.
Talora la tua voce
dolce e sonora,
pungeva
come e più d'una spina
che io confinavo
nel segreto dell'anima.

AFORISMA

Bisogna saper rispettare le opinioni altrui, anche perchè non hai la
certezza che la tua sia quella giusta.

AFORISMA

Chiunque ha il diritto di poter essere nell'arco di 24 ore: indisponente,
sciocco o arrogante per almeno 15 minuti, soltanto la persona civile e
intelligente riesce a non superare tale periodo.

martedì 15 marzo 2011

A V V I S O

Le seguenti poesie, aforismi e quant'altro  possono essere pubblicati nei vostri blog , è obbligatorio comunque citare il nome dell'autore. In caso contrario vi assumerete le vostre responsabilità.

AFORISMA

E' bene ricordare che sulla terra noi siamo soltanto degli ospiti, quindi
è doveroso attenerci a Colui che ci ha elargito l'invito.

AFORISMA

La musica è quell'espressione d'arte che ci fa sentire più vicini a Dio.

AFORISMA

Il poeta è colui che mette a frutto la fantasia in maniera artistica, grazie
alla natura benefica di cui è dotato.

RIFLESSIONE

Molte persone in Italia ritengono che i dialetti siano da salvaguardare
come fatto storico-culturale dei popoli. Io non condivido tale tesi: prima
di tutto, parlare in dialetto significa disunire un paese, mentre una lingua
comune lo unisce e lo rafforza, senza contare che sentir parlare in dialet-
to è a mio avviso orribile, volgare e incomprensibile. Un esempio: se un
napoletano e un bergamasco dialogano fra di loro, ognuno nel proprio dia-
letto, nessuno dei due capisce nulla. Quindi, non vedo l'utilità nel voler
mantenere a tutti i costi l'usanza dei dialetti.