Tu, che affondi le radici
fra due mari
e sostieni sul dorso
il maestoso Aspromonte,
ti riveli nel mattutino:
quando la fragile memoria
si distende come un velo
e l'arcaico tuo mondo
si manifesta ognora
nella calura pomeridiana
e nelle tipiche libecciate.
Diletta terra di Calabria,
incoronata da faggi e uliveti,
parchi e laghi.
Nelle tue vene scorrono
mille fiumare
e, la tua anima vaga
a perdita d'occhio
sulla macchia mediterranea
ove l'odore del bergamotto
si propaga oltre ogni limite.
I giganti di Riace
ti onorano,
naufragati e poi rinati;
perpetuando la tua gloria.
la forza vitale della terra che ci chiama, un bel canto poetico ricco di suggestioni emozionali!
RispondiEliminaRispondo alla tua bella poesia con parte di una mia composizione:
Ogni ritorno è ritrovare casa
e sono istanti di felicità
nutrita dalle tue spiagge
nei tuoi boschi, dalle alture
tra due mari, dal sorgere
e tramontare del sole
dalle mille voci che riempiono
le valli e le vie,
e dal tuo canto oh Calabria mia
http://t.co/qhorrAYCSY
Un caro saluto
Francesco
Grazie Francesco.
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