Quando il vento spira forte
s'avverte sulle guance,
gli occhi si socchiudono
e lo sguardo quasi s'annebbia
in attesa che la folata
sfoghi l'irruenza altrove.
Nel folto d'un canneto
persiste nel contempo la calura;
scendendo per ripidi sentieri
vorrei che il tempo
a volte si fermasse
per fissare nella mente
la gioia del momento
godendo del silenzio.
A ridosso d'un fiume
dalle acque calme, chiare
e gravide di serenità,
forse d'intorno
giorno dopo giorno
riesce a far capolino
qualche possibile fiore
resistendo ai capricci del vento.
Crepita la terra sotto i miei passi
fra verdastri cespugli
e arbusti scheletrici.
S'invola improvvisamente
dai rami d'una quercia
un'impaurita ghiandaia:
ed è gioia immensa
che scaturisce dal cuore.
Nessun commento:
Posta un commento