Il volto Tuo sofferente
talvolta m'appare
nel bagliore dell'aurora:
quando il mattino si apre
disteso come in croce
nel murmure andirivieni
della risacca;
e un eco d'anima stanca
nella modulazione d'un flauto
mi sfiora
come delicata carezzza
e rende gloria
a Te, Signore.
Ciao Umberto sei molto bravo complimenti. Lucia.
RispondiEliminaDelicata e tenera poesia. Bellissima!
RispondiEliminaGraziella
Grazie Graziella.
RispondiEliminaBravo Umberto, bella poesia. E' un bel blog
RispondiEliminasensibile e carina.. grazie della condivisione
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